Al Liceo Scientifico “Nino Cortese” di Maddaloni incontro sul tema della legalità con don Aniello Manganiello.
Nell’Aula Magna del Liceo Scientifico “N. Cortese” di Maddaloni, giovedì 23 novembre 2017, alle ore 11.15, gli studenti avranno la possibilità di ascoltare e dialogare con don Aniello Manganiello, fondatore dell’Associazione per la Legalità “Ultimi”.
L’incontro, fortemente voluto dalla Dirigente Scolastica del Liceo “Cortese”, prof.ssa Daniela Tagliafierro, ed organizzato della prof.ssa Maria De Lucia (responsabile del progetto sulla legalità) con la collaborazione del Dipartimento di Religione Cattolica dell’istituto, sarà un momento di riflessione unico con un importante protagonista di iniziative a favore della legalità che dal 1994 e per sedici anni è stato il parroco di Santa Maria della Provvidenza a Scampia. Durante questo periodo ha combattuto la criminalità organizzata, strappando alla manovalanza della camorra tantissimi giovani, criticando apertamente l’ipocrisia e la superstizione degli affiliati che ostentano case piene di immagini sacre e rifiutandosi persino di dare la comunione ai camorristi e di battezzare i loro figli. Eppure, il 10 ottobre 2010 – malgrado le raccolte di firme, le fiaccolate e le petizioni organizzate dai residenti di Scampia – don Manganiello celebra la sua ultima Messa nel quartiere e viene trasferito per “motivi di avvicendamento” a San Giuseppe al Trionfale, una delle parrocchie più borghesi e “tranquille” di Roma. Qui rimane solo tre mesi e nel gennaio 2011, ritorna a vivere nel suo paese natale, Camposano (in provincia di Napoli) dove riprende la sua battaglia in favore della legalità Autore dell’emozionante libro “Gesù è più forte della camorra”, da anni, con l’Associazione “Ultimi”, don Aniello Manganiello è impegnato nella solidarietà sociale, operando in maniera specifica nell’assistenza sociale, nella tutela dei diritti, nella difesa dell’ambiente e del patrimonio artistico e culturale. Inoltre, si occupa di diffondere la cultura della legalità e di contrastare i fenomeni mafiosi in special modo attraverso azioni di educazione dei giovani e di sostegno a persone in condizioni di concreto disagio economico-familiare e/o di emarginazione sociale, specie in territori degradati.
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