L’addio al Preside Michele Vigliotti

L’ultimo affettuoso saluto al Preside Michele Vigliotti

 

Il Preside Michele Vigliotti ci ha lasciati e con lui se n’è andato il professore di tanti studenti appassionato del proprio lavoro, il collega altruista di molti docenti, l’amico disinteressato e prodigo di consigli. La scuola casertana perde sicuramente una delle personalità più vivaci e dinamiche del territorio di Terra di Lavoro che per decenni, sia come docente che come dirigente, ha profuso un impegno costante e originale. Il suo cuore coraggioso non batte più dopo aver combattuto e vinto mille battaglie e aver superato mille difficoltà per poter realizzare i suoi progetti. Il suo cuore coraggioso ha cessato di pulsare dopo aver difeso con ardore e sentimento anche gli ideali più anticonformisti e impopolari. Come era solito sostenere, l’amore per la storia lo guidò sempre nelle sue azioni perché nelle sue vicende ritrovava i modelli da seguire ed emulare. Gli insegnò ad apprezzare la storia il suo primo maestro, il padre “che insegnava in una scuoletta di paese”, ma gli sollecitò anche quel suo prendere le parti delle comparse e non dei protagonisti degli eventi storici. Da qui quella sua tenace convinzione che i protagonisti del dialogo educativo fossero gli alunni e non quei professori che spesso, con spocchiosa alterigia, si ergevano letteralmente in cattedra per infondere la propria cultura e il proprio sapere come fosse verbo divino. In alcuni giorni in presidenza era impossibile entrare perché affollata da decine di allievi che lui accoglieva per ascoltarne le richieste, le necessità, i problemi. Questa sua vicinanza ai giovani gli derivava dal desiderio di realizzare nella sua scuola gli ideali del priore di Barbiana, don Lorenzo Milani o, almeno, una parte di essi. Certo, non la lotta alla scuola classista, ma la concezione di un diverso rapporto tra docente e discente, dove il primo deve coinvolgere e incuriosire il secondo, mentre quest’ultimo, a sua volta, deve dimostrare interesse e impegno. Contrario a lasciarsi omologare in pratiche didattiche sterili e ripetitive, cercò di risolvere il problema degli ingressi in ritardo facendo partecipare gli alunni ritardatari ad una sesta ora di lezione tenuta da lui stesso. L’effetto fu sorprendente: le sue lezioni erano troppo interessanti a tal punto che gli studenti entravano appositamente in ritardo per potervi assistere! Il vuoto che il Preside Vigliotti lascia è di certo incolmabile, ma gravosa è anche l’eredità che lascia, ovvero quella di un sincero e trasparente uomo di profonda cultura e di impegno professionale, politico e sociale costantemente orientato alla realizzazione di una società più giusta e vivibile a partire dalla scuola. Il cordoglio sincero e profondo della Dirigente Scolastica del Liceo Scientifico “N. Cortese”, prof.ssa Daniela Tagliafierro, e del personale docente e non docente va alla moglie e ai figli, il cui unico conforto sarà per sempre quello di sapere di aver avuto al loro fianco e di aver amato un uomo che, grazie alle sue qualità e alla sua forza, sarà di certo modello per le future generazioni di insegnanti e di studenti.

                                                                                                                                                                                            Prof. Marco Sorice