Venerdì,21 maggio 2021,dalle ore 17.00 alle ore 19.30,si è tenuto l’incontro tra la scrittrice Elisa Ruotolo di S. Maria a Vico e gli studenti del Liceo Scientifico “Nino cortese” di Maddaloni, per la presentazione del nuovo libro dell’autrice “Quel luogo a me proibito”. La riunione si è svolta via collegamento sull’app “GoTomeeting” per consentire ad un numero ampio di persone, tra docenti e studenti, di poter partecipare, a causa delle restrizioni dovute al COVID-19.
Nella prima parte dell’incontro, a seguito del saluto da parte della preside Tagliafierro, la professoressa D’addio ha presentato la scrittrice, esponendo le sue precedenti pubblicazioni, tra queste, il suo libro d’esordio del 2010,la raccolta di storie brevi “Ho rubato la pioggia”(Premio Renato Fucini e finalista al Premio Carlo Cocito; tradotto in Francia e Stati Uniti), nel 2014 il suo primo romanzo “Ovunque, proteggici” (Selezione Premio Strega 2014 e finalista al Premio Internazionale Bottari Lattes Grinzane) e nel 2019 la raccolta di poesie Corpo di pane.
Successivamente, l’alunna Fabiana Vinciguerra della 5C ha esposto la recensione del libro, partendo da un passo significato di quest’ultimo, che tratta della mancanza di educazione sentimentale della protagonista, della necessità di aver dovuto cercare altrove altri padri e altre madri e accantonare alcuni discorsi, tanto da non aver avuto una crescita sentimentale, ma soprattutto umana.
L’autrice, dopo essersi complimentata per la recensione completa e per la lettura espressiva dell’alunna, ha aggiunto che il libro contiene un messaggio universale, infatti, il rispecchiarsi nella protagonista è molto naturale, questa donna non ha saputo dare ascolto neanche al suo corpo, in lei si sono consumate tutte le età che non ha vissuto, la vita a lei è arrivata attraverso i libri, tant’è che afferma in un passaggio del romanzo: “ho edificato la mia esistenza attraverso scaffali di libri”.
Nella seconda parte della riunione la professoressa D’addio ha consentito agli alunni di porre alcune domande o di esporre le loro riflessioni alle quali l’autrice ha saputo dare una risposta esaustiva. Tra queste, se l’autrice avesse pensato ad una fascia di lettori ben precisa, la scrittrice ha risposto che, inizialmente, non ha pensato ad una fascia specifica, anche se ha ritenuto che i ragazzi potessero essere il pubblico ideale. Aggiunge che, in un periodo di grande smarrimento, in cui non riusciva a scrivere narrativa, si è indirizzata verso la poesia, poiché non riusciva a raccontare una storia, dopo quel periodo, però è emersa una “luce”.
La professoressa D’addio afferma che qualcosa di simile viene scritto in una poesia della scrittrice, “Errore anagrafico” di “Corpo di Pane”, che per l’autrice è il primo atto di “quel luogo a me proibito”, nel momento in cui neanche il rigo arrivava alla fine del margine e si trasformava in verso. Elisa Ruotolo afferma che vi sono delle affinità tra le due opere, quali il tema del corpo, centrale in entrambi; infatti, la protagonista del romanzo, la “donna bonsai”, parla spesso del suo corpo, di cui non ha alcuna consapevolezza e che definisce “corpo analfabeta”. Tanto è vero che tutto ciò riguardante il corpo, come la ciclicità femminile, viene percepito con vergogna.
Una considerazione importante è stata discussa da un alunno del Liceo, il quale, alla fine del suo discorso, ha chiesto se sia giusto che i genitori influenzino in maniera così rilevante la vita dei propri figli.
Sono state davvero numerosi e considerevoli i quesiti e le riflessioni fatte dagli alunni, i quali hanno mostrato particolare interesse all’incontro che ha riscontrato successo e partecipazione anche da parte dei docenti.
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