“Capolavoro d’amore” è il titolo dell’ultimo romanzo di Ruggero Cappuccio pubblicato nel 2021, ambientato a Palermo, “la schiava che cerca un padrone sul quale regnare”.
Il romanzo pone l’attenzione sul furto della grande tela di Caravaggio “la Natività”, avvenuto nel 1969 nell’oratorio di San Lorenzo.
Nella storia del quadro e della sua sparizione si incrociano le storie dei protagonisti del romanzo, Manfredi e suo zio Rolando. Manfredi, un antiquario che vive a Roma da otto anni viene invitato a ritornare a Palermo da suo zio Rolando, un uomo di ottanta anni che ha tanto da raccontargli.
Manfredi, attraverso il racconto di suo zio, sembra intraprendere un viaggio alla scoperta di un passato a lui ignoto. Nella lettura del romanzo il lettore viene inserito nella realtà palermitana del tempo a cui appartenevano anche alcuni personaggi importanti che vale sempre la pena ricordare come Mauro de Mauro.
Una lettura interessante è quella di “Capolavoro d’amore” che presenta dei temi su cui riflettere, uno tra i tanti è proprio l’importanza che viene data o negata all’arte e alla bellezza nella nostra società.
Michele Sforza, 5 Etr
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